Sebbene negli Stati Uniti siano una realtà da oltre un decennio, anche nel nostro paese, da qualche anno a questa parte, sta prendendo sempre più piede il coworking. Di cosa si tratta e perché, oggi più che mai, se ne parla?
Quando si parla di coworking si intende uno spazio di lavoro condiviso che, quindi, è ideale per tutti quei lavoratori freelancer che lavorano da remoto, senza una sede fissa. Il perché è semplice da spiegare. Se fino a qualche anno fa quasi tutti i lavoratori avevano un ufficio fisso, magari all’interno di una azienda o di un ente, con i vari cambiamenti del mercato del lavoro si è assistito alla nascita di questo nuovo fenomeno. Parliamo di lavoratori indipendenti che non solo non lavorano per nessuna azienda o per nessun ente in esclusiva, ma che non hanno neppure una sede fisica. In molti lavorano da casa, altri in viaggio in giro per il mondo.
Aumentano i nomadi digitali, aumentano i freelancer che lavorano da remoto e, di conseguenza, cambiano anche gli spazi dedicati al lavoro! Basta uffici fissi: oggi questi lavoratori hanno a propria disposizione questi spazi temporanei, che possono affittare in base alle proprie esigenze, per lavorare qualche giorno, per un appuntamento o per una riunione. Tutto questo, quindi, è il coworking, uno spazio che si basa sulla condivisione e che permette a tutti i lavoratori che ne hanno bisogno di avere a propria disposizione una stanza arredata, una scrivania e quant’altro.
Questo tipo di strutture, che come detto stanno prendendo sempre più piede anche nel nostro paese, sono l’ideale anche per conoscere nuovi professionisti. Dato che si tratta di spazi condivisi, si trovano sotto lo stesso tetto tante professionalità che, proprio grazie a questo punto di incontro, possono iniziare a collaborare.
Spesso si trovano dei veri e propri uffici a tempo, ma anche delle sale riunioni o degli spazi per meeting aziendali. Il tutto è sempre ben accessoriato, ammobiliato e ci sono tanti comfort che vengono dati. Il tutto a fronte di un pagamento che di certo è più ridotto rispetto a quello di un affitto mensile di un ufficio. Il bello del coworking, infatti, è che si paga solo il tempo che effettivamente si occupa il posto. I canoni di affitto della postazione, inoltre, sono sempre più vantaggiosi, proprio perché si cerca di incentivare i professionisti freelancer a usufruire di questo tipo di servizi.
Ne sono sorti tantissimi in Italia nell’ultimo periodo, sia al Nord che al Sud, e siamo certi che tanti altri ne nasceranno, proprio perché la richiesta è elevatissima: tanti sono i lavoratori da remoto che hanno bisogno di uno spazio qualche giorno al mese e, pertanto, non tarderanno a sorgere nuove strutture in grado di rispondere in maniera consona a questa esigenza.